Rubroboletus satanas
Rubroboletus satanas (Lenz)
Sinonimi: Boletus satanas , Lenz 1831 Tubiporus satanas (Lenz) Maire 1937, Suillellus satanas (Lenz) Blanco-Dios 2015
Nome volgare: Boleto malefico
Cappello 10-30(40) cm, emisferico poi convesso, molto carnoso, sodo, con cuticola eccedente e vellutata, asciutta, da bianco sporco-crema brunastro chiaro sino a grigio-bruno con tonalità olivastre, talvolta con leggere sfumature rosate, margine involuto nei giovani esemplari.
Tubuli e pori Tubuli lunghi, arrotondati al gambo, quasi liberi, da giallo a giallo-verdastro poi olivastro, azzurro-blu al taglio; pori piccoli, rotondi, gialli ma presto arancio-rossi, generalmente più chiari presso il margine del cappello, bluastri alla pressione.
Gambo 5-15 × 4-10 cm, sodo, tozzo, generalmente più corto del diametro del cappello, obeso poi allungato, a forma di pera, allargato alla base, giallo nella parte superiore, da rosso porpora a rosso-viola nella zona centrale, giallo-rossastro alla base, percorso da un fine reticolo concolore al fondo, imbluente al tocco.
Carne Spessa e compatta nel giovane, poi molle, bianco-giallastra, giallo pallida, vira debolmente all’azzurro alla sezione in modo disomogeneo e distribuito a settori;
Habitat Cresce dall’estate all’inizio dell’autunno nei boschi caldi di latifoglie, su suolo calcareo.
Commestibilità: Specie velenosa, responsabile di sindrome gastrointestinale a breve latenza.